WISE Srl (Wiringless Implantable Stretchable Electronics) è una startup biomedicale, con la missione di produrre elettrodi per neurostimolazione per la cura del dolore cronico e del Parkinson mediante una tecnologia proprietaria che consente di inserire microcircuiti elettronici biocompatibili su gomma (ad esempio su siliconi). WISE è nata a Milano nel 2011 dall’unione di 4 soci scientifici con consolidata esperienza nei campi delle nano- e bio-tecnologie (di cui tre under-35) ed un socio finanziario (Agite! S.p.a.). WISE ha vinto 6 premi per l’innovazione e 2 business plan competition, e nel 2012 si è affermata come una delle migliori 10 startup europee nell’ambito dello European Venture Contest (su 800 partecipanti).

Gli elettrodi per neurostimolazione attualmente sul mercato hanno una struttura rigida che ne causa spesso sia la dislocazione che la rottura. Tali complicazioni rendono necessaria, inevitabilmente, la sostituzione chirurgica dell’elettrodo, con conseguenti gravi rischi per il paziente e alti costi per il sistema sanitario nazionale. La tecnologia di WISE consente di fabbricare elettrodi estremamente più affidabili degli attuali (in quanto non soggetti a rotture e altamente adattabili), con minore invasività (gli elettrodi di WISE indurranno minori danni nei tessuti nei quali sono impiantati) e riducendo significativamente i costi di produzione. L’obiettivo di WISE è di sostituire i propri elettrodi a quelli attualmente sul mercato, affermando la propria tecnologia come lo standard per la produzione di elettrodi impiantabili.

L’attività di WISE si fonda sulla Supersonic Cluster Beam Implantation (SCBI), una tecnologia innovativa brevettata dai soci scientifici della società. La tecnologia SCBI consiste nell’esposizione di una base in silicone a un fascio di nanoparticelle metalliche prodotto da un’opportuna sorgente. Le nanoparticelle possiedono un’energia sufficiente perché si impiantino nel silicone, come fossero microscopici proiettili, formando uno strato conduttivo “immerso” capace di sostenere ripetute deformazioni (in primo luogo l’elongazione della base elastica) senza danneggiarsi. Infine, il materiale prodotto è altamente biocompatibile, e quindi adatto per la produzione di dispositivi medicali.