F.A.I.S. Sas: Pezzi della Memoria

L’ACCIAIO DICE AL LEGNO:

“ _ Beato te! Che sei nato figlio naturale della terra; da albero fiero e fruttuoso, ti trasformi in tante forme belle e sinuose! Io invece, sono solo una fredda invenzione di questa era moderna…senza un’anima…senza una memoria…!”

“_ Amico mio! Mi duole molto vederti soffrire per il tuo triste destino, ed è per questo che voglio farti dono del mio corpo, così tu potrai modellarti su di me, seguendo le mie forme antiche, quelle più dolci del mio passato! Solo così posso darti un po’ della mia anima ….ed è così che potrai avere una …..memoria storica!

Con me adornerai, come cornici, poetici dipinti e con loro faremo un bel decoro! Riporteremo alla memoria il comò di nonna Lucia dove riponeva la sua biancheria profumata e sotto il piano nascondeva “i soldi di carta” …. E poi i suoi comodini dove nel cassetto si nascondeva qualche piccolo tesoro, santini sparsi, il rosario e il libro delle preghiere ….e ancora sotto, aprendo la porticina, vecchie ciabatte e fogli di giornale.

Rincorreremo a ritroso il tempo, dando sfogo ai ricordi più remoti con la credenza di zia Lauretta, una vetrina piena di delizie: bicchierini del rosolio simili a ditali di cristallo ; graziose damine sulle tazzine da caffé e sui piatti con la grande zuppiera ….. l’aprire di questa credenza sarà un corale di musica e poesia… E ancora, ci culleremo nei ricordi più dolci con la toletta della bisnonna Rosina, che ha visto specchiarsi e diventare donne le sue bellissime cinque figlie, cinque rose per le quali il marito Antonio scelse i nomi di Livia, Flavia, Laura, Iola….. “ ma non erano cinque ? ” Tu dirai !…. Si, ma per l’ultima figlia, l’impiegato all’anagrafe, amico di Antonio, a sua insaputa, registrò la bimba con il nome di Luigia,a suo dir, per rispetto della tradizione, almeno una figlia doveva avere il nome della madre di nonno Antonio. Lo specchio, come allora, rifletterà una rosa, oggi simbolo della loro bellezza che, ahimé, la caducità del tempo farà cadere i preziosi petali.

Lo specchio della vita, amico mio ! dove ognuno può guardarsi e scoprirsi …. lo specchio…. a volte crudele ma sempre vero ….! Ed è questa verità che ci rende liberi …. liberi come un cavallo con la criniera al vento ….! Lo stesso cavallo che disegnava quella bambina, balzando fuori dal foglio, si trasformerà in un simbolo di libertà!… Ancora oggi, quella bambina di ieri non smette di sognare, cavalcando la sua follia…. il suo ideale….la sua libertà!….