Michela Russo

Home Green Home è un’impresa sociale che produce pannelli derivanti dello smaltimento della plastica grazie al coinvolgimento totale nel processo produttivo dei rifugiati del campo di Daadab, in Kenya.
I pannelli verranno assemblati per dare vita ad abitazioni “green”, che verranno vendute all’UNHCR. Gli obiettivi di lungo periodo saranno lo smaltimento dei rifiuti in eccesso nel campo e la sostituzione delle tendopoli con le nuove abitazioni ricavate dalla plastica.
L’abitazione sarà realizzata grazie alla realizzazione di una struttura modulare, data dalla ripetizione di un singolo pannello.
Il pannello avrà una dimensione di 150×100 cm, ad un prezzo di 15 euro, battendo la concorrenza sul mercato edilizio che già utilizza altri materiali sostenibili, come il legno e la canapa. L’intera abitazione verrebbe venduta al prezzo di 2.000 euro per ricoprire i costi di produzione e permettere l’assunzione di più rifugiati possibili. La struttura organizzativa sarà gerarchico-funzionale, per motivi logistici, con uno stile di leadership democratico, poiché le decisioni saranno condivise con i membri del team e con una coaching leadership che mirerà all’integrazione tra i vertici e i nuclei operativi concentrandosi sullo sviluppo delle persone, piuttosto che sull’esecuzione di compiti lavorativi.