Giuseppe Devastato – liceo scientifico Acerra

upstart_miniacerraCome l’organismo umano si difende dall’attacco degli agenti esterni a mezzo del sistema immunitario e la produzione di anticorpi, in un ambiente naturale si potrebbero individuare sistemi di autodifesa e di autocontrollo nel caso di incendi.
L’idea progettuale prevede due direttrici: individuazione di specie vegetali, in grado di resistere alla combustione, da utilizzare come barriere taglia-fuoco alternative ai disboscamenti; utilizzo di specie animali che, dotate di sistemi di geo-localizzazione (radiocollari o chip) possano segnalare con comportamenti atipici anomalie nel loro ambiente.
L’idea parte da un lavoro condotto da un’equipe di ricercatori che ha scoperto che una specie di cipressi resiste al fuoco mostrando caratteristiche ignifughe: trattiene l’acqua nei tessuti vivi che ne aumenta il calore specifico riducendo l’infiammabilità.
Il cipresso, inoltre, si presta ad essere utilizzato negli interventi di rimboschimento controllato potendo costituire linee taglia-fuoco naturali, conferendo all’azione caratteristiche di sostenibilità e di basso impatto ambientale.
Per la seconda direttrice si tratta di una proposta di realizzazione di un lavoro di ricerca etologica per individuare, tra le specie autoctone dei vari ambienti, quelle più idonee ad essere monitorate sistematicamente con radiocollari, in modo che con i loro comportamenti anomali potrebbero segnalare l’inizio di un evento eccezionale come un incendio. L’obiettivo è produrre un protocollo operativo da fornire agli enti pubblici preposti alla gestione di aree verdi per ridurre l’impatto degli incendi e l’emissione di gas-serra e degli altri prodotti nocivi della combustione.